Winter Ladies: Artemide

Artemide, conosciuta come Diana in epoca romana, era la dea della caccia, del tiro con l’arco e della luna (crescente), insieme a Selene (luna piena) ed Ecate (luna calante), oltre che la protettrice delle partorienti.
Un aspetto insolito e poco noto della dea vergine che rifugge al tocco maschile e mai ne sarà soggiogata o conquistata. Forse a causa di questo dettaglio il suo culto viene sovrapposto a quello della dea della fertilità Eileithyia, ed è per questo che si narra che, appena venuta alla luce, fosse  già in grado di reggersi sulle gambe e parlare, e si apprestasse ad aiutare la madre Latona a partorire il fratello gemello Apollo, dio del sole. […]

La dea e il suo seguito erano accompagnate da segugi, insieme a cui cacciavano gli animali selvatici. Proprio per questo, come per il suo essere schiva e sfuggente, Artemide era spesso associata ai cervi e ai daini. […]

Il suo status di donna che decide di non voler avere a che fare con gli uomini di esprime anche attraverso alcuni miti che la vedono reagire in modo alquanto violento anche solo verso coloro che si permettono di spiare il suo corpo nudo. Atteone e Siproite vengono infatti puniti duramente, prima trasformati in cervi e poi fatti sbranare dalla muta di cani della Dea.

Disegno realizzato da Claudia Cariglia @arthemyslunae

Bio a cura di Alessia Mainardi



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