Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Articolo del 25 Novembre

Oggi si celebra il giorno contro la violenza sulle donne e, nonostante la consapevolezza che riconoscere nello specifico la violenza sulle donne sia un atto più che dovuto e necessario, vorremmo partire dal presupposto che, in un ordine ideale delle cose, questo giorno dovrebbe celebrare il rifiuto verso qualsiasi tipo di violenza – fisica, verbale, psicologica – ai danni di qualsiasi essere umano. L’atto di aggressione è solo la conclusione drammatica di un costrutto generale sbagliato che parte da una narrazione fallace troppo spesso raccontata dalle stesse donne.
La differenza nell’approccio educativo, le linee di demarcazione nette del “questo è da maschio e questo è da femmina” i ricatti psicologici de “gli uomini non piangono, le donne devono essere pazienti e comprensive” o l’esclusione dalle attività ludiche “la macchina telecomandata a lui, la bambola a lei” sono tutti mattoni che creano le fondamenta di esseri umani sbagliati e incompleti, incapaci – perché impossibilitati – di relazionarsi al mondo senza ravvisare un senso di insicurezza e di paura, finendo per cadere in spirali di terrore, che li portano a non poter accettare l’altro se questo non rispecchia l’immagine fittizia che è stata loro raccontata e che possono cambiare o adattare solo attraverso gesti estremi. La violenza crea sofferenza partendo da essa; non va giustificata, ma bisognerebbe imparare a correggerla, perché combattendola con la forza essa non fa che alimentare se stessa.
Per questo crediamo che sarebbe necessario rivedere tutto, partire dalla rieducazione degli uomini e delle donne che hanno assorbito una lezione piena di errori di trascrizione, investire in sedute di terapia gratuita piuttosto che spingere le donne a prendere lezioni di difesa personale.
Siamo agli estremi, ed è il momenti di dire basta e iniziare a raccontare una nuova storia.

Intanto però vi invitiamo a leggerne una “vecchia” di storia, ossia quella delle sorelle Mirabal, il cui sacrificio personale è all’origine di questa “celebrazione”.
https://it.wikipedia.org/wiki/Sorelle_Mirabal

Vi segnaliamo inoltre questo video della bravissima Ask a Mortician.
https://www.youtube.com/watch?v=yjZ8KCW_8Ts

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