Patrick Stewart a LuccaCG2019

Star Trek: Picard – Venerdì 1 Novembre 2019

Quella di venerdì primo novembre è stata una di quelle giornate in cui si realizzano i sogni, o perlomeno una frazione di essi.
La bimba di 13 anni che, prima di andare a dormire, lasciava il videoregistratore programmato per registrare un lasso di tempo di, come minimo, tre ore nel tentativo di beccare per intera la puntata giornaliera di Star Trek: The Next Generation che andava in onda su Italia Uno in un orario “a piacere” tra le 2 e le 4 del mattino, ha finalmente potuto vedere da vicino, o quasi, il suo Capitano.

Ogni fan di Star Trek ha il proprio personaggio preferito – nel caso di chi scrive Data – ma ha anche un proprio Capitano, e non è detto che queste due preferenze coesistano nella stessa serie.
Poco importa in effetti, l’unica certezza è che alla domanda “Chi è il tuo Capitano” ogni Trekker sa subito cosa rispondere. La mia risposta, forse lo averete intuito, è Picard. Jean Luc Picard.

Essere stata una fan di Star Trek per ormai più di 25 anni mi ha permesso di sorridere all’improvviso interesse “nazionalpopolare” che Patrick Stewart suscitò dopo la sua interpretazione del professor Charles Xavier nella saga degli X-Men.
Per me, e per molti altri, era il Capitano Picard che cambiava, giusto per un momento, gabbia di matti.

Non che si possa ridurre la carriera di Stewart a questi due ruoli, seppur iconici, perchè sarebbe un crimine verso l’arte della recitazione, ma è pur vero che è proprio grazie alla sua padronanza di quest’arte che quest’uomo ha saputo infondere in ruoli che potevano risultare piuttosto lineari, uno spessore emotivo che ha lasciato il segno in milioni di spettatori, inclusa quella bimba che, la mattina prima di andare a scuola, controllava il videoregistratore e che, tornata a casa, talvolta, scopriva di aver registrato 4 ore del giro d’Italia.

Ma quel segno è rimasto, indelebile, e venerdì primo novembre 2019 la bimba – grazie all’aiuto degli amici che sapevano quanto fosse importante – ha indossato la sua divisa ed è scappata dal lavoro per andare a vedere, quasi da vicino, il suo Capitano.

(Certo, se portavano pure Brent Spiner ero più contenta eh)

Perchè scrivo tutto questo sulla pagina di un’associazione che vuole occuparsi di femminismo e di combattere gli stereotipi?
In primo luogo perchè Star Trek, in tutte le sue forme, è forse il più grande contenitore mediatico di lotte contro qualsiasi tipo di stereotipo, quindi non sarà l’ultima volta che ne parleremo.
In secondo luogo perchè Patrick Stewart è un alleato determinato e inarrestabile della lotta contro la violenza sulle donne. Ha assistito in prima persona agli abusi che il padre infliggeva alla madre e ha deciso di usare il proprio status, di saggio, ricco, educato, anziano uomo bianco per dare una cassa di risonanza alle donne maltrattate e al maschilismo tossico.

Avremmo voluto conferirgli un piccolo riconoscimento, una pergamena con un ringraziamento per il suo impegno, ma non abbiamo potuto, non venerdì primo novembre.
Ciò non significa che rinunceremo a portare a termine questa piccola impresa; ora che c’è una nuova serie tv incentrata su di lui vedrete che, prima o poi, il modo di intercettarlo lo troveremo.

E, a proposito, chi è il vostro Capitano?

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