Winter Ladies: Wonder Woman

“Sì, ma fa che sia una donna” 

Sembra che sia stata questa la frase grazie alla quale, nel 1941, William Marston decise che il supererore che stava scrivendo avrebbe avuto fattezze femminili, una assoluta prima volta in questo universo in costante espansione che è quello dei fumetti. Il suggerimento era di sua moglie Elizabeth. […]

Di nascita divina Wonder Woman è tecnicamente più forte di Superman ma, secondo il suo autore, la sua vera forza risiede nella capacità di esprimere amore e compassione, due sentimenti considerati spesso delle debolezze. La sua arma principale è un lazo che costringe a dire la verità – i Marston collaborarono alla creazione del Poligrafo – ed è tra i pochissimi supereroi così determinati a perseguire la giustizia, da ricorrere, se necessario, anche all’eliminazione definitiva dei propri avversari. Fu proprio a causa di un episodio di questo tipo che la testata dedicata all’eroina perse una considerevole fetta di lettori rimasti scioccati da una sua decisiva presa di posizione. […]

Nel 1974 sbarca in televisione con il volto di Linda Carter, raggiungendo così più facilmente quello che sarebbe il suo pubblico più prolifico, le bambine e le giovani donne che iniziano quindi ad avere un modello di donna forte e positivo in cui identificarsi. […]

[…]oltre ad essere considerato tra i migliori di quelli prodotti dalla DC, segna un altro record per le donne: Patty Jenkins alla regia è la prima donna ad essere assunta per dirigere un film di supereroi. Veste i suoi panni Gal Gadot, che riesce a portare sullo schermo il candore e la determinazione dell’eroina dotata di compassione e che mette la verità e la giustizia al di sopra di tutto.

L’art è stata realizzata da Sonia Aloi, mentre la bio è stata redatta da Sabrina Lugetti.

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